Tuesday, January 30, 2007

Come vorrei tornare ai miei giorni piu' belli

Come vorrei tornare
Ai miei giorni più belli
Quando correvo scalza
Nei campi di Beit Alfa.
Tutto fluiva lento allora
Nessuno aveva fretta
“Shalom shalom, amici”
Dicevo
“Domani pioverà
Avete visto la luna?”
Tutto fluiva lento allora
Nessuno aveva fretta
“Shalom shalom, amici”
Dicevo
“A casa mia la mamma
Sta preparando per noi
Una torta di fragole”.
Cosa è successo alla bimba
Che parlava con le stelle,
Che raccontava segreti
Alle gabbiane più belle,
si addormentava sicura
Nel giardino di casa
Stringendo fra le dita
Un sassolino bianco?
Come vorrei tornare
ai miei giorni più belli
quando correvo scalza
ai piedi del Gilboa
Tutto fluiva lento allora
Nessuno aveva fretta

Saturday, January 20, 2007

Iris del Gilboa

In cima al monte Gilboa
La luna sta morendo
Morendo
Morendo d’amore
Per lui,
Il piccolo fiore che cresce
Che cresce soltanto
In cima al monte Gilboa
E’ un fiore indeciso e schivo,
Di giorno si veste di sole
Di notte indossa la luna
E quando la luna lo vede
Solleva con mano tremante
Il bordo della sua gonna
Per riflettere il fiore
Il suo fiore
Sulle sue curve e cosce
Di puro e chiaro cristallo.
E mentre la luna lo guarda
Languidamente piange
Versando su di lui
Piccole gocce e perle
Di tenera fresca rugiada.
In cima al monte Gilboa
La luna sospira sempre
Perchè sta morendo
Morendo
Morendo d’amore
Per l’Iris del Gilboa

Saturday, January 13, 2007

sete di miele e di aurore

Avvolto in un verde mantello
Punteggiato di stelle e diamanti,
Di perle finissime il corpo,
Giunse ieri un angelo bianco,
Che coperto di luce e di sole
Decorava con risa le valli.
Mi guardò sorridendo
E spargendo nell’aria l’incenso,
Una stella lucente mi diede.
Passando lasciò sul sentiero
Un profumo di rose e limoni
Poi si perse
Si perse per sempre
Si perse per quelle montagne.
Ed io che lo vidi sparire
Ebbi sete di luce,
Sete di aromi e di risa,
Sete di nuove canzoni,
Di gelsomini e di viole,
Sete di miele e di aurore

Tuesday, January 09, 2007

Quando moriro'

Quando morirò, vi prego,
Aprite le mie finestre
Non lasciate che l’ombra
Invada crudele il mio letto.
Seppellite il mio corpo nell’aria
Perchè io veda la luna
E le gabbiane e gli scogli.
Quando morirò mettetemi
Il mio abito in seta profonda
Decorato di gigli e di rose.
Quando morirò lasciate
Che mi specchi nell’acqua
Che io possa vagare
Fra le braccia del vento,
Possa volare sui monti
Che io possa vedere
Le torri d’oro e di bronzo
E le barche sul mare.
Quando morirò lasciate
Che io insegua i miei sogni,
Che senta il rumore dell’acqua
I flauti azzurri e le arpe,
Lasciate che il mio cavaliere
Mi trovi allegra e serena
Sotto la luna bianca
E mi percorra tutta
Con le sue dita celesti.

Tuesday, January 02, 2007

Dove vanno a quest’ora?

Verso le sette di sera
Quando il cielo
Si copre di ombre
E il vento ricama tranquillo
La verde cresta dei monti,
Mollemente camminano
Due piccole donne innocenti,
Una vestita di luna
L’altra di verde e di viole
Dove vanno a quest’ora?
Dove vanno
Le due ragazze innocenti?
Due cavalieri le attendono
Con cesti pieni di baci
Dove si nasconde l’amore.
La notte giunge tranquilla
Carica di colli e di luna
Ma sotto le torri antiche
Si è nascosta la morte
Il sangue corre corre
Pià veloce dell’aria e del vento
Dove vanno a quest’ora?
Dove vanno?
Quelle piccole inutili stelle
Che non danno più luce?
Che non danno più luce?