Wednesday, May 30, 2007

Assieme

Assieme
Abbiamo tessuto il vento,
Tinto i fiori del campo,
Abbiamo chiesto alle stelle
Di dare luce alla luna.
Abbiamo chiesto all’amore
Di domare le ombre
E far tornare la vita
Anche fra mille anni.
Assieme
Abbiamo ammirato paesaggi
Abbiamo visto gli amori,
I fremiti lontani
Che ci riempivano l’anima
Di viole e di diamanti.
Assieme
Abbiamo visto gli spettri
Di vite cancellate
Assieme
Abbiamo percorso
Tanti sentieri impossibili,
Su cui vedevamo passare
Eterne carovane mute.
Assieme
Volevamo essere
Intermediarie fra d-o e la natura
Assieme
Abbiamo visto gli astri
Passare nel silenzio muto
Verso il regno del nulla.
Tu hai scelto di andartene
Quella sera piena di spade.
Avevi i capelli di nebbia
E gli occhi di triste cristallo.
Assieme
Abbiamo tessuto il vento,
Tinto i fiori del campo,
Abbiamo chiesto alle stelle
Di dare luce alla luna.
Abbiamo chiesto all’amore
Di domare le ombre
E far tornare la vita
Anche fra mille anni.

Thursday, May 24, 2007

Gli alberi si baciano oggi

Gli alberi si baciano oggi
E la sorgente recita
Un canto eterno sull'erba.
I corvi un po' borghesi
Contemplano dall'alto dei pali
Le torri di rame e di bronzo
E indossano per l'occasione
Un abito da cerimonia.
Le ragazze buone
Spargono nell'aria di maggio
Piccole grida lascive,
Sollevano le gonne
Mostrando cosce di marmo
Ai cavalieri stupiti.
Sulla collina assolata
Il cimitero sembra
Un campo di margherite
E il silenzio è spezzato
Dal canto degli usignoli.
Attorno gelsi giganti
Pensierosi e dolenti
Contemplano l'orizzonte
Avvolto dal caldo hamsin
Carico di luce e di sole
Gli alberi si baciano oggi
E la sorgente recita
Un canto eterno sull'erba.

Saturday, May 19, 2007

Io e te con le ali spiegate

Ronit, voliamo
Io e te con le ali spiegate.
Forse avrei potuto salvarti
Se ci fosse stato tempo
Avrei potuto salvarti.
Ti avrei fermata,
Ti avrei tenuta sospesa,
Ti avrei portata in volo
Per mostrare al mondo
Il miracolo
Della tua esistenza.
Sulle mie spalle ti avrei portata,
Ti avrei sorretta.
Ma tu non hai avuto futuro
Quella cosa semplice che
Anche le jene fameliche hanno
E che a te è stata negata.
Ronit! Ronit!
Io resterò per sempre con te
E per sempre ti porterò sulle mie spalle
Qualunque fatica la memoria
Mi costringerà a sopportare
Ronit, voliamo
Io e te con le ali spiegate

Friday, May 18, 2007

Sopra le torri di rame e di bronzo

Sopra le torri di rame e di bronzo
Fluttua eterno lo spirito di d-o
La nebbia esce dall’acqua,
I gelsi sono svegli
E Ronit si avvia sola
Verso la pianura.
Poi si distende per terra
Come se prendesse il sole.
Io la guardo e le chiedo:
“Cosa fai qui?”
E lei mi dice: “Aiutami, Sigal, ti prego!
La morte vuol seppellirmi viva”.
Le case sono tristi e sognanti
Lo yarkon geme
E i prati recitano
Una melodia cosi’ grave
Che le rose e i cipressi
Nervosamente tremano.
Ronit vuol gridare.
Sul suo viso
Due lacrime d’argento
Io mi chino a baciarle
E quello che sento
E’ terrore puro,
Terrore di un sogno.
È scomodo stare qui distesa
Con un solo ricordo
A farmi compagnia
Sopra le torri di rame e di bronzo
Fluttua eterno lo spirito di d-o

Thursday, May 17, 2007

Oggi ho cercato il silenzio

Oggi ho cercato il silenzio
Sul mio guanciale.
Ho accarezzato la sponda del letto
E dietro ai vetri della finestra
Ho provato lo stupore
Della bellezza definitiva
E selvaggia
Che fluttua
Fra contrari equilibri.
Il vento rifiuta di uscire
Da un gruppo di eucalipti,
Poi si incammina indolente
Verso un paesaggio di
Agguati
Spargendo nell’aria
Un sapore di missili.
Nell’angolo più buio del cielo
Le nubi spaventate
Dal rumore dei tuoni
Cominciano a piangere
E gli alberi di gelso
Come presi dal panico
Gesticolano in preda al terrore.
I corvi sul palo elettrico
Danno l’allarme
E il cielo urla
A grande voce
invitando i ragazzi
Ad abbandonare subito il wadi
Oggi ho cercato il silenzio
Sul mio guanciale.
Ho accarezzato la sponda del letto
E dietro ai vetri della finestra
Ho provato lo stupore
Della bellezza definitiva
E selvaggia
Che fluttua
Fra contrari equilibri

Friday, May 11, 2007

Scorre la tristezza dai monti

Scorre la tristezza dai monti
Scorre la tristezza sui pini
E le parole vagano
Come sugheri
Sull’acqua del fiume.
Antichi rumori di nostalgia
Eco di voci amiche
Di corse sudate nei prati
Armonie di risa
Che giungono da lontano
Come correnti di ombre.
Ricordi imbevuti di pianto
Di torte alla fragola
E briciole di baci
Che cadevano sulla pelle
Come la pioggia fresca
Danza di astri
E sogni infantili
Ricoperti di muffa.
Scorre la tristezza dai monti
Scorre la tristezza sui pini
E le parole vagano
Come sugheri
Sull’acqua del fiume
Suoni sereni
Che definivano il tempo
E tanti ragazzi vivi
In un gruppo di cedri e limoni
Scorre la tristezza dai monti
Scorre la tristezza sui pini
E le parole vagano
Come sugheri
Sull’acqua del fiume.

Tuesday, May 08, 2007

Sulla strada che porta a Zion

Sulla strada che porta a Zion
In un piccolo spazio nudo
Camminano due ragazzi
E sotterrano sotto le nubi
Due ali di usignolo.
Lui indossa un mantello bianco
Lei abito a fiori,
Lui odora di pesca e limone
Lei di spezie orientali e di mirra.
Il vento svolta nudo
L’angolo della via
E un volo di grida lunghe
S’alza sui tetti di luce.
Nelle strade in penombra
Il male affila i coltelli
Mentre nell’aria risuonano
Bestemmie di jene e sciacalli.
I due ragazzi fuggono
Inseguiti lei dalle trecce
Lui dal suo bianco mantello.
“Quanti anni avete?” io chiesi.
Lei mi rispose: “Ne ho sedici”
Lui disse: “Diciotto”.
Quando giungerà il messia
Il loro sangue versato
Non piangerà per le strade
E gli angeli di zaka
Non attaccheranno con saliva di stelle
Le ali agli usignoli.

Thursday, May 03, 2007

Il tuo nome e' il mio segreto

La notte è appesa al cielo
Un po’ stupita.
L’orizzonte incenerito
Assume forme strane
Per stupire
La ragazza delicata,
Amica mia
Muta e lasciva,
Rosa pura e concentrata
Ma il suo nome è il mio segreto.
Un delirio di nardi
Inceneriti
Di viole
Decapitate
Invade il campo
E il cielo esulta
Nel vedere la sua carne
Trasformarsi in stelle.
Solo ora arriva l’eco di quel giorno
Non lontano del passato
Un passato inabitabile
Io la guardo
E canto l’ansia e la paura.
Oh ragazza delicata
Amica mia
Muta e lasciva
Rosa pura e concentrata
Il tuo nome è il mio segreto

Wednesday, May 02, 2007

Dove vai? Dove sei andata?

C’era un caldo hamsin
Il giorno in cui te ne andasti.
Ora un dolore bianco
Mi copre di raggi la nuca.
“Mi hai chiamato?” mi chiese mio padre,
Socchiudendo gli occhi.
Poi aggiunse, accarezzandomi il viso:
“Hai bisogno di me?”
Io dissi: “No, non ho bisogno di te”.
C’era un caldo hamsin
Il giorno in cui te ne andasti.
“Dove vai
Dove sei andata?” ti chiesi.
“Vado dove mi chiamano.
Lasciami sulla montagna
Piena di nubi e rugiada”.
“Non parlare cosi, ragazza
Sangue puro
E colore profondo.
Mio usignolo grigio
Tu non puoi più cantare
Sui rami dell’aria
Sulle arpe di pioggia”.
Ora un dolore bianco
Mi copre di raggi la nuca.

Tuesday, May 01, 2007

io guardo il bambino morto

La morte entra ed esce
Dai bar e dai negozi.
E nelle strade deserte
C’è odore di sale e di sangue
Dietro la mia finestra
Io guardo il bambino morto
Vedo gli alberi gialli
Trasformarsi in gabbiane.
Il silenzio è morso
Dall’abbaiar dei cani
E assomiglia
Ad una tela dipinta
A circoli concentrici
E grandi ellissi azzurre.
Lungo la via cavalcano
Strani personaggi
Da quale campo arrivano?
Sembrano maghi
Ma guardandoli da vicino
Son cavalieri in lutto
Coronati con rose di carta
Che cavalcano sonnolenti
In un labirinto di tombe.
Il violino a distanza
Strappa lacrime ai sogni,
Singhiozzi all’anima
E sotto le torri di bronzo
Trema la mia poesia
E canta
Canta
Canta.
Dietro la mia finestra
Io guardo il bambino morto
Mi vesto di freddo
E canto
Canto
Canto