Sunday, August 26, 2007

La ragazza e le formiche

Ho visto una ragazza
Col volto insanguinato
Seduta sul marciapiede
Che singhiozzava.
E mentre tutta la polvere
Di Eretz Israel
Riempiva l'anima sua
La ragazza contemplava
La bellezza inutile
Di piccole formiche
Che divoravano pezzi rosa
Di una gabbiana schiacciata
Dalle onde del male.
Allora d-o le pose nelle pupille
Un piccolo microscopio
Per aiutarla a capire
Che anche le formiche
Sono intense come il mare,
I rivoli di sangue
Sorprendenti come i boschi
E una gabbiana morta
E' ricca di melodie latenti,
Con centri nervosi
E tanti ramoscelli di sangue.
Che tutte le forme
Hanno una bellezza identica.
La ragazza non chiedeva pane
Ma solo la pietra preziosa
Di ogni giorno che passa.
Voleva essere padrona assoluta
Della realtà poetica
E essere esperta solo
Nei cinque sensi che aveva.
Voleva che la bellezza
Del mondo che vedeva
Si radicasse in metafore,
In pura poesia
Dipinta con acquarello.
Ho visto una ragazza
Col volto insanguinato
Seduta sul marciapiede
Che singhiozzava.
E mentre tutta la polvere
Di Eretz Israel
Riempiva l'anima sua
La ragazza contemplava
La bellezza inutile
Di piccole formiche
Che divoravano pezzi rosa
Di una gabbiana schiacciata
Dalle onde del male.