Sette giri,
sette benedizioni, poi lo sposo sotto il baldacchino spezza col piede il bicchiere di vino, in ricordo degli sposi lacerati dalla violenza, divorati dalla guerra; in ricordo delle colombe gettate, inutili, nelle fogne; in ricordo degli amanti senz'alba e senza tramonto; in ricordo dei fiori frantumati in mille petali sottili. Non fermare le danze, Israele e che nessuno pianga: se io piango e' solo perche' lo voglio. Sette giri sette benedizioni poi la morte appollaiata sul baldacchino precipita, massiccia, sugli amanti e cade addosso agli innamorati per avvolgerli in un lenzuolo bianco. Non fermare le danze, Israele e che nessuno pianga: se d-o piange e' solo perche' lo vuole. |
Friday, October 22, 2004
Che nessuno pianga
Saturday, October 09, 2004
quando moriro'
Oh, luna, tu coprirai con briciole
Di luce il mondo
Un mondo pieno di abeli,
Di amanti
E di poeti.
Ma senza i miei occhi, oh luna,
Ti svuoterai di significato
E salirai, ignorata,
Le scale della mia casa.
Quando morirĂ², oh luna, scenderai le scale
Spegnendo la luce nelle pupille
Degli amanti
e dei poeti
E nasconderai il sangue degli abeli
sotto terra.
Quando morirĂ², oh luna, anche tu
Sentirai la mia mancanza.
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Tuesday, October 05, 2004
gli alberi si baciano al crepuscolo
Se la morte e' morte che succedera' al mio bambino? Se la morte e' morte chi spezzera' il silenzio con piccole risa? Se la morte e' morte chi mi bacera' al crepuscolo? Se la morte e' morte chi piangera' la mia passione? Se la morte e' morte chi pronunziera' il tuo nome nella notte buia? Se la morte e' morte chi conoscera' le colpe del mio cuore? Se la morte e' morte chi conoscera' la dolcezza del mio ventre? Se la morte e' morte chi bagnera' i ricordi alla sorgente degli occhi? Se la morte e' morte chi mi spezzera' le ali? Se la morte e' morte che succedera' alle cose che nessuno ricorda? |
Sunday, October 03, 2004
oh, trenta del mese di tishrei
Sotto il baldacchino addormentato
Ti agiti nel tuo vestito di seta profonda Senti i suoi occhi che ti scrutano sotto il velo Vagando fra la luce e l'ombra. Sono occhi di animale ferito. Il cielo balbetta e gli astri Ti circondano la testa Come una corona di piombo. Piccola sposa, Non badare agli sguardi, Non contare i minuti che passano. Ti sei dimenticata che sono Le sei del pomeriggio? Nella tua bocca non e’ rimasta una sola parola In lontananza scorgi una torre che ti guarda E nel vedere la tua ombra bianca Inonda la tua alcova con un getto caldo. Oh trenta del mese di tishrei Vieni a me fingendo di non conoscermi |
Lascia che io fugga verso il mare ferendomi le gambe.
Come mi costa fatica
Privarmi del palmo della sua mano
Sulla spalliera dell'alcova.
La terra si riempie di luci bianche
Mentre lo sposo, magro e concreto,
Avvolto in una luce massiccia
Geme sul fresco tessuto dell'alcova
Luna
Stanotte ho visto la luna
Che sotterrava un paesaggio Era una luna piccola Con pupillle da assassina La luna castiga le donne che vogliono volare Sopra un prato di viole Le porta in un infinito di mura senza resurrezione La luna addormenta le donne mentre la luce trema La luna sale le scale distribuendo briciole di luce Negli occhi delle ragazze morte La luna scende le scale spegnendo la luce nelle pupille E nasconde il sangue sotto terra D-o mio che non venga la luna Non e’ la luna cio’ che vado cercando |
Saturday, October 02, 2004
la sposa
E' l'undici del mese di ottobre
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