Wednesday, October 12, 2005

Nel cuore della notte mi assilla una domanda

Io cerco la mia patria infelice
la mia terra che brucia
E mi chiama per nome
Invitandomi a soffrire.
Non mi vergogno di amarla
La mia piccola patria sottile
Fatta di pietre
Di litorali e di sabbia,
Di stagioni,
Di pianto e di fiori.
Cancella la minaccia, oh mio d-o
Riportami il profumo e i fucili,
L’umidità del Giordano
E il vento.
Riportami i tuoi doni solenni
Gli alberi scuri e i miei sogni
Deliziosi come il miele.
Riportami la mia gabbiana bianca
Che mi svegliava ogni giorno
Per farmi rivedere
Il volto del deserto,
Il martirio e la pace
Che ne sarà di Israele?
Che ne sarà di Israele?
Che ne sarà della mia povera
Non voluta terra,
Delle mia patria sottile,
Fatta di pietre,
Di litorali e di sabbia,
Di stagioni,
Di pianto e di fiori
Allontana la minaccia, oh mio d-o
E sui dolci pendii
Fa sgretolare il rancore.

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