Saturday, July 22, 2006

Non voglio vedere

Non voglio vedere
Il tuo sangue
Non voglio vederlo
Sparso
Con un lamento
Di agnello.
Stanotte, amor mio,
Ti ho sognato,
Ti ho sognato,
Mio bene
E nel mio sogno gemevo
Senz’acqua
E senza gabbiane.
Il tuo sangue
Bussava
Cantando
Ai vetri della finestra,
Il tuo sangue
Tingeva la strada
E il negozio di fronte,
Il tuo sangue
Scendeva dal monte
Lento
Lento
Lento
E due cherubini
Specialisti nei morti
Tingevano
Di bianco e di azzurro
Le tue labbra e i tuoi occhi.
Stanotte ti ho sognato
Ti ho visto vomitare
In una grande
Pozzanghera
Di secca agonia
E la luna lavava con acqua
Il tuo corpo bruciato.
Ma era solo un sogno
E i sogni non sono reali.
Ora vieni, mio bene
Io voglio lavarti
La polvere e il sudore
Voglio toccare con dita lievi
Le tue labbra vive.

Tuesday, July 18, 2006

in questa nuova aurora

Vento d’oriente
Caldo ed ardente
Imbevuto
Di fiori d’arancio
Portami semi
Di sguardi lontani
Tremanti
Di desiderio
E di muschio
Di baci prigionieri,
Che singhiozzano
Umili e teneri
Nella terra dei cedri.
E’ il 19 luglio
Ventitreesimo giorno
Del mese di tammuz
E una nuova aurora
Disegna con ali leggere
Carezze agli amanti.
Non vale lamentarsi
Meglio guardare la fonte
Che recita canti sull’erba
Dimenticando le pene
E come i rami di gelso
Alzare le braccia
Mendicando la luce
Invocando
Le aurore
E i crepuscoli
I baci e carezze
Dei teneri amanti.
Babele si sveglia
In questa nuova aurora
Del 19 luglio
Ventitreesimo giorno
Del mese di tammuz
Ma le viole rimangono viole
Le rose rose
L’amore amore
E la luce di d-o
Illuminerà
In eterno
Le vie della terra

Dalla terra dei cedri

Luce di oggi e di ieri
E luce di domani.
Prati mortali di luna,
Gelsi e sicomori,
Pura pazzia d’estate,
Splendore innocente
Di brezza
Di foglie
E di rugiada
E sangue sotto terra.
In questa calda estate
Del mese di tammuz
Dalla terra dei cedri
Arcieri incappucciati
Lanciano sfide alla morte.
Le lacrime sgorgano lente
Lente lente lente
Come un balsamo azzurro
E l’erba geme,
Geme geme geme
Nel prato del mio giardino

Thursday, July 13, 2006

ho dimenticato di dirti

Sopra le acque verdi
Passa una barca bianca
Come un fantasma
Passa
Al ritmo lento dei remi.
E’ la morte che avanza
Voluttuosamente
Avanza
In spaventosi contrasti
Trascinando con sè
Misticismo e lussuria
E labbra lontane
Fuggi, ragazzo, fuggi!
E’ la morte che avanza
Come un fantasma avanza
Al ritmo lento dei remi
Misticismo e lussuria
E labbra lontane
E io che non voglio
Non voglio
Non voglio seppellirti domani

Saturday, July 08, 2006

Erigero' un muro

Terra allegrissima,
Imperturbabile
Dove si bruciano
Le creature innocenti.
Prati amore
Luce e sabbia
E il Giordano ai miei piedi
Che scorre grave ed eterno.
Forma pura di bellezza
Luce obliqua
Senza sogni
E senza nostalgia.
Sicurezza finta
Immaginata
E singhiozzi d’argento
Che cercano d-o volando.
Un coro di ulivi
Chiede eternità al vento.
Dalla spiaggia di Eilath
Fino agli scogli del Libano
Erigerò un muro perpetuo
Fatto di acqua alta
E sotto il cielo infinito
Dimenticherò la vita.
Prati amore
Luce e sabbia
E il Giordano ai miei piedi
Che scorre grave ed eterno.