Le gabbiane abbandonano il mare
E volano volano
Fra pietre, sterpi e serpenti,
Tavole della legge
E grotte di antichi profeti.
Le gabbiane si posano alte
Sui semafori e sulle torri
Poi come nuvola urlante
Volano in circoli sopra Israele
Le beccano gli occhi sul monte
Le gambe azzurre sul fiume
E le mangiano il cuore furiose
Furibonde e meravigliose.
Io le guardo e rimango stupita
Nel veder come tanta bellezza
Mi causi solo orrore.
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