Wednesday, March 11, 2009

Dopo la luna e il vento

Il vento nudo geme
Fuggendo dalle onde
Come se fosse uscito
Da un naufragio di sangue.
La luna appare lenta
E la sua luce azzurra
Avvolge la mia terra,
L’unica terra che ho.
Non lasciate passare la luna.
La luna ha tanti coltelli
Io non la voglio vedere
Non voglio vederla salire
Su per gli archi e per i muri
Su per le scale bianche.
Ma quando giunge l’aurora,
Vacillando,
Sulla riva del mare,
Le strade sembrano corde
Di un immenso violino
I negozi non respirano ancora
E i manichini nelle vetrine
Aprono gli occhi
Svegliati dallo stupore.
Stendono nella penombra
Mani di gelo
Mentre le viole e le rose
Fuggono dai balconi
Il vento nudo geme
La luna appare lenta
Ma dopo la luna e il vento
Giunge sempre l’aurora.

2 comments:

Sympatros said...

Una realtà intima, misteriosa e muta che parla un linguaggio altro. Immagini evocanti sensazioni, sentimenti eccessivi, quotidiano alimento dell'animo di un poeta, e perciò il vento nudo geme e la luna ha tanti coltelli, no.. non voglio vederla salire e gli aggettivi..... gli aggettivi, un trauma essi devono esorcizzare, chiuder le stelle e fare apparire l'aurora, la tremula aurora!

Sympatros said...
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