Un cavaliere grigio
Montato sulla sua vespa
S’avvicina chiudendo gli occhi
E spalanca con mano verde
Sette piaghe d’amore.
E mentre lui la guarda
Il cuore trattiene il respiro
Gonfio di lingue azzurre,
Denso di desiderio.
“Com’è strano il tuo nome!
Sigal è un colore triste,
Un singhiozzo senza dolore,
Ma sotto il cielo di agosto
Fa nascere le viole”,
Sussurra il cavaliere.
Il cavaliere corre,
Corre,
Corre
Ha fretta di portarla
Nella sua casa bianca
Per offrirle
Un bicchiere di latte
E tanto dolce miele.
E mentre lei racconta,
La sua avventura strana,
Il sangue scorre lento,
Lento e denso sul selciato,
E geme una muta canzone.
“Sono morte quattro gabbiane
E cinque rondini azzurre
E angeli neri volavano
Con grandi cuori di marmo.
Guardate la ferita che scorre
Dalle ali fino al petto.
Sono morte quattro gabbiane
E cinque rondini azzurre”.
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