Saturday, November 08, 2008

Uomini dalla dura cervice

mio Giordano
è la fonte
Dove i miei sogni gemono,
È la mia spalla molle
Su cui appoggio il dolore
Il dolore.
Il mio Giordano
E’ un bimbo dolente
Che non si abitua
Alla morte
Alla morte
E corre verso il mare
Cogliendo semenze
E nuvole.
Cadaveri di gabbiane
E piccoli scheletri
Dondolano nella penombra.
E uomini dalla dura cervice
Insegnano canti ai monti
Il mio Giordano
È un fiume tranquillo
Dove nessuno
Piange negli angoli
E tutti cantano suoni,
Cristalli e arene
Arene
E d-o con mani pietose
Distribuisce pace
Pace
E semina amore
Amore

2 comments:

Anonymous said...

Un seme d'amore per te Sigal...e vola...vola in alto...

sigal said...

grazie, Sergio.
E' bello vederti qui

Sigal