Friday, July 02, 2004

Questa terra mi appartiene

C'e' chi insiste nel voler affidare questa terra ai palestinesi, secondo lui legittimi proprietari "una terra deve essere amata dai suoi abitanti che devono rispettarla e renderla accogliente e vivibile per chi si succedera’ a loro in futuro”, afferma. Questa definizione concorda esattamente col mio punto di vista ed aggiungo “una terra appartiene a chi l’ama”. Ricordate il giudizio di Re Shlomo a proposito del figlio conteso da due madri? Shlomo nella sua saggezza lo consegnò alla madre che non era disposta a tagliarlo in due pur di averlo. I palestinesi sono disposti a distruggerla questa terra pur di non darla a noi. Ne consegue che solo in base a questo semplice principio questa terra non spetta loro.

Questa terra spetta a noi non solo perchè Dio ce l’ha assegnata, non solo perche' per secoli e' stata depredata da orde di popoli di passaggio, occupata, distrutta, trasformando il giardino di cedri, limoni, aranci, olivi che avevamo lasciato, in una desolata palude e grandi distese di dune, ma anche perchè va data a chi l’ama. Noi l’amiamo questo piccolo fazzolettino di terra. Vi abbiamo riscoperto con amore la fauna, la flora, abbiamo rifatto risuonare nelle valli e nelle pianure, nei laghi e sui colli la stessa lingua che parlavano i nostri padri, siamo morti a migliaia per difenderla, l’abbiamo ripulita dalle paludi, abbiamo trasformato il deserto in un giardino. Non è questa una prova sufficiente d’amore. Non ce la meritiamo?

Pur di non concederla a noi, legittimi eredi, c’è chi arriva a dichiarare che questa terra non appartiene a nessuno. "Ogni terra appartiene a tutti, appartiene all’uomo", affermano. Come non appartiene a tutti? L’Italia non appartiene forse agli italiani che l’hanno amata, custodita, vi hanno creato le loro opere geniali, hanno fatto vivere una lingua meravigliosa? A chi appartiene l’Italia, allora? A tutti? Ma, ditemi voi italiani non sentite di avere radici nella vostra terra? Non volete difenderne la cultura, la lingua, le cose a voi sacre? Siete disposti a rinunziare a tutto questo solo in nome di un internazionalismo cervellotico? Non sareste pronti a difendere la terra per la quale i vostri padri hanno combattuto per cacciare gli invasori, per difendere la loro libertà? A chi affiderete tutto questo? Alle orde dei barbari che verranno solo a depredarla? Io no. Questa terra mi appartiene: l’ho lasciata in catene duemila anni fa’. Sono stata costretta a lasciarla. Ora sono tornata, qui sono le mie radici, qui è la mia cultura, e questa terra , mi appartiene.

Sigal

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