Tuesday, July 28, 2009

Quando io sembro


Quando io sembro

Così triste e sognante

È perché il vento

Ha trasformato in violino la mia città

Servendosi delle strade

Come di grandi corde.

E’ perchè il mare ha suoni vaghi

E sembra avvolto

In un soave sortilegio

Di luce scura.

È perché il Giordano geme

Nel suo percorso assurdo

Che lo porta ad unirsi

Al suo mare verde.


È perché il mio spirito fluttua

Sulle torri d'oro e di rame


Della città della pace


Yerushalaim, ir shalom

E’ perchè la nebbia

Sale lenta dalle acque

E gli alberi già svegli

Muovono languidi i rami.

È perché l’aria intona arpeggi

Di vibrazioni ellittiche


Appassionate e tragiche.

È perché i peschi

Del mio giardino

Hanno lasciato cadere

I loro frutti di seta

E gli alberi del mio bosco

Trattengono il respiro


Riempendo l’atmosferaD’incenso.

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