Wednesday, August 24, 2005

Ho tentato di custodirti

Siamo accerchiati
Da sciacalli e da jene,
Da unghie ed artigli,
Da schiuma rabbiosa
E da odio.
Avvolta in una camicia arancione
Sono giunta di notte
Per fermare
Il pauroso vessillo
Della morte,
Per zittire
La voce degli invasori
Urlanti
Lungo il fiume
In cui sguazza la pace.
Il loro grido di allah akhbar
Sembra un coro
Di pipistrelli ciechi
Caduti dallo spazio
Venuti per portarti
Nell’immota solitudine,
Per sigillarti nella morte.
Il pericolo viene
Dal mare
Viene dai monti,
Dilaga per strade
Divorate dal fuoco
E durerà fino alla fine dei tempi.
Immota ragazza
Ho tentato di custodirti
Sul mio gelso
Popolato di canti
Ho cercato di fermare il mare
Di mettere una barriera
Ai monti.
Ma il cielo ti ha percosso
E la tua testa altera,
Il tuo volto
Ora riposa con ferite
Che adornano
La tua fronte immota.
Non ti ho protetto
E ti ho lasciato cadere
Nel sonno del silenzio,
Piccola madreperla.
E tu per vendicarti
Mi hai lasciato
Solo spoglie stritolate
Cicatrici e ferite
Mutilate nell’aria
In un mondo che palpita e trema
E cerca disperato
Un fiume in cui
La pace rema serena
Verso il mare del sale.

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