Thursday, July 17, 2008

ermeneutica

A Nahariya il 22 aprile 1979, Samir Kuntar fa irruzione nell’ appartamento della famiglia Haran, al 61 di Via Jabotinsky, trascina sulla spiaggia il padre e la figlia Einat di 4 anni. Muore Yael di (2 anni) mentre si nascondeva con la madre Smadar per sfuggire ai terroristi.
Sulla spiaggia Samir Kuntar spara a bruciapelo nella schiena a Danny e uccide anche la figlia Einat. colpendola sulla testa col calcio del suo fucile.
Ieri in Libano Samir Kuntar è stato accolto come grande eroe, un eroe capace di assassinare a sangue freddo un padre indifeso e di spaccare il cranio di una bambina di quattro anni. In suo onore il governo libanese ha indetto un giorno di festa nazionale. Infatti solo un eroe è capace di assassinare a sangue freddo una padre indifeso e la sua piccola figlia.
Questi sono fatti. Sono verità e non me ne importa nulla della propedeutica e della ermeneutica e di tutte le eutiche del cazzo.

Ho visto pioggia grigia
Correre verso le onde
E come impazzita fuggire
Agli urli di giubilo
Nella terra dei cedri,
Mentre tu alzavi impotente
Le piccole braccia alla luna.
“Qui non è morto nessuno”
Dicono con voce dura
Le bocche piene di sassi
Dei filosofi relativisti
“Il suo corpo non è come appare
E noi non possiamo sapere
Come si sono svolti i fatti.”
“La bimba non è dolente”
Ripetono le bestie immonde
Quella è la tua verità, Sigal.
La nostra verità è ben altra.
La piccola Eynat non giace
Con il cranio sfondato
Sulla spiaggia del mare
E forse nessuno è morto
E anche se fosse morto
Noi vorremmo capire.
Perchè se Samir l’ha fatto
Qualche motivo l’aveva” .
Il grido della bambina
Si perde nell’urlo che giubila
Nella terra dei cedri.
Con te, piccola ebrea,
È morto anche il mare
È morta la speranza
Ma non è morto il ricordo
Ora io voglio cantare
Il tuo visino e la grazia
Il tuo appetito di latte
La tua ignara allegria
Mentre giocavi sognando
Fiumi di latte e di miele
Al suono tiepido
Della sua ninna nanna

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