Saturday, November 06, 2004

Vattene e non tornare

In Israele il cielo e’ sommerso
Da una trepida attesa
Mille ragazze innamorate
Sotto la terra riarsa
Attendono il momento.

Ma tu ora sei solo nella tua stanza buia
E chiedi invano di sostenere
Una conversazione con la morte
La morte entra ed esce
Non riesce a tacere
Anche la morte piange
Piange la sera senza domani
Di mille ragazze cieche.
Nelle sua bocca trema una canzone
Che riempie di luce le piazze.


Il tuo funerale sarà composto da una schiera di mostri
Gente con il cuore nel fodero.
E tu sei solo nella stanza buia
E invano implori di sostenere
Una conversazione con la morte

La chiami
Ma la morte non viene
Sullo sfondo file e file di vittime
Che bevono i loro singhiozzi
Ragazze tristi venute
In questo mondo con le gambe
Che se ne vanno senza

La morte entra nella tua stanza buia
Ed esce inorridita.

“Ma tu chi sei se neppure la morte ti vuole?”

“Io sono il gran comandante in capo
Di un’armata di mille cani
Il sangue che ho versato
Bussa ai vetri delle mie finestre
E la mia anima non vuole uscire
Impigliata come uno sciacallo
In un campo di rami secchi e di sterpaglia”.

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