Saturday, September 06, 2008

Avevo un'amica

Avevo un’amica
Che una notte di gennaio
Bussò insolente
Alle porte dell’eden.
La luce attorno
Era strana e violenta:
Sangue e grida d’amore
Fiamme e urla di passione
“Non te ne andare, amica”
E lei rispose:
“Lasciami salire
Sui gradini del cielo
Dove arpe e violini
Suonano sublimi,
Eterni ritornelli.
Là troverò la luce
Le sue labbra
E i miei sospiri”.
La nebbia ora sale
Dagli abissi
E i fiori
Sui balconi
Celano esitanti
I petali alla luce.
Perchè una notte di gennaio
La mia amica.
Bussò insolente
Alle porte dell’eden.
Avevo un amica
Un’amica
Un’amica
Ed era la mia amica

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