Tuesday, September 09, 2008

Viva la liberta'!

La distruzione di Gerusalemme e del tempio nel 70 d. C da parte di Tito colpisce il popolo ebraico. Migliaia di ebrei periscono nell’assedio di Gerusalemme, decine di migliaia vengono venduti come schiavi.

Nonostante la caduta di Gerusalemme vari gruppi ribelli non si arresero. Uno di questi gruppi durante la guerra civile si impossessò della fortezza di Massada. . Per loro la distruzione del tempio non fu motivo di resa, al contrario si prefissarono di continuare nella resistenza. Circa 960 uomini donne e bambini riuniti nella fortezza costruita da Erode, presero la decisione di non arrendersi. Nel 72 d.C. una legione romana completa appare di fronte alla fortezza. Dopo lunghi mesi di tentativi di occuparla i romani salirono una torre (forse questo non è il termine esatto) che avevano costruito, aprirono il muro con le macchine da guerra ed incendiarono una seconda muraglia interna. Il capo degli assediati, Elazar Ben Yair capì che la lotta era persa e che non sarebbe più stato possibile resistere. I difensori di Massada decisero di suicidarsi invece di cadere nelle mani dei romani ed essere venduti come schiavi o uccisi nei circhi, la peggior umiliazione che potesse subire un combattente per la libertà. Solo due donne e cinque bambini sopravvissero al suicidio essendosi rifugiati in un acquedotto e narrarono l’accaduto.
L’indomani all’alba i romani uscirono dall’accampamento per intraprendere la battaglia finale contro gli assediati. Armati fino ai denti misero ponti sulle aperture delle muraglie e salirono sulla montagna disposti alla lotta, ma nessuno venne loro incontro. Trovarono solo i corpi dei 960 assediati.

Dopo la nascita dello stato d’Israele nacque il bisogno di un simbolo di eroismo che unisse il popolo ebraico attorno alla sua bandiera. La scelta cadde su Massada che si innalza di trecento metri sulla costa sud-ovest del Mare Morto, in uno scenario arido e lunare . Il coraggio e l’unità dei 960 eroi devoti ad un solo d-o che scelgono di suicidarsi piuttosto che consegnarsi all’invasore romano, avrebbero illuminato la strada della nazione ebraica..
Questa abitudine venne interrotta per motivi ideologici. Infatti si pensava che la tragica fine dei combattenti non doveva essere perpetuata. Ciò nonostante Karmit e Tal decidono di recarsi a Massada con un gruppo di reclute diciottenni e di effettuare la cerimonia in forma privata. L’iniziativa partì da Karmit e furono in molti a seguirla. Giunti sul Mar Morto una domenica pomeriggio iniziarono ad inerpicarsi. Avevano lasciato le jeep sulle rive del Mar Morto Karmit non ricordava di aver mai conosciuto un caldo simile. C’erano 45 gradi. e l’aria era come in fiamme. Giunti sul pianoro giurarono fedeltà sul monte Massada cogli occhi rivolti verso Gerusalemme. Nella mano sinistra tenevano il libro della bibbia e colla mano destra toccavano il cuore gridando all’unisono: “Io giuro, io giuro, io giuro!”. Poi rivolti verso la bandiera israeliana cantarono l’inno nazionale, Hatikvah.
Fu un’esperienza indimenticabile.

5 comments:

Enzo said...

Molto toccante! Un'esperienza unica! Massada e' e restera' uno dei piu' potenti simboli di Israele. E' un onore per chicchessia salire su a Massada ed identificarsi, anche se per un attimo, con quegli eroi indimenticati ed indimenticabili.

Anonymous said...

Gli eroi di massada erano sicuramente zeloti, ovvero partigiani armati che resistevano all'occupazione romana.La possibilità che anche Gesù di Nazareth, il rabbino venerato dai cristiani, sia stato "zelota" è una teoria interessante. Come è noto la sentenza della sua condanna a morte fu affissa sulla croce: RE DEI GIUDEI, ovvero capo supremo dei resistenti.
Onorare i combattenti di Massada non è solo l'espressione di un sentimento nazionalista, ma è dare la propria solidarietà a tutti coloro che resistono alla colonizzazione del proprio territorio.

Complimenti per il tuo blog. Saluti.
Gregorio

sigal said...

Per tua conoscenza gesu’ non fu capo dei resistenti e neppure resistente. Con la rivolta contro i romani gesu non c’entra. Anzi la resistenza si è organizzata dopo la sua morte. Parliamo degli anni 70 dopo cristo e tu non puoi fare della storia una grande zuppa di disinformazione. Sono curiosa di sapere quando parli di colonizzazione a che colonizzazione ti riferisci. Sento odore di litigio

Anonymous said...

di cosa stiamo parlando?

"Molti biblisti pensano che tra gli Zeloti del tempo del censimento e di Gesù e gli Zeloti del tempo della rivolta giudaica ci sia una notevole differenza "politica". Lo Zelotismo di cui fu fondatore giuda era un gruppo rigoroso e nobile, a esso partecipavano dottori della legge, Giuseppe Flavio li elenca assieme ai gruppi giudaici dei Farisei, degli Scribi, dei Sadducei e degli Scribi. Poi con la guerra da questi Zeloti si formeranno dei gruppi rivoluzionari, tra cui i sicari. Come dire: dal partito comunista italiano o da quell'area si possono essere formati i nuclei armati proletari, le cosiddette Brigate Rosse, ma chi è comunista non è detto che sia automaticamente un brigatista. Molti studiosi anche poco concilianti nei confronti della storia cristiana tradizionale affermano che ci siano significative differenze tra il movimento filosofico di Giuda il Galileo e quel che combinarono poi i suoi discendenti al tempo della guerra coi Romani.

Su barjona, va segnalato che è vero che nel Talmud il significato è quello di terrorista, bandito....."

Fonte: Forum "Ipotesi su Gesù Zelota" - autore: Hard-Rain - link http://forumbiblico.forumfree.net/?t=23776605&st=0#entry203641062

Saluti.
Gregorio

Gianni Facini said...

Hai scritto:

"Dopo lunghi mesi di tentativi di occuparla i romani salirono una torre (forse questo non è il termine esatto) che avevano costruito, ..."

Io scriverei:

"Dopo lunghi mesi di tentativi di occuparla i romani rizzarono una torre che avevano costruito, ..."