Sunday, September 07, 2008

Il tuo nome e' il mio segreto

Quando le fu comunicato che Tal era morta, Karmit rimase in silenzio.
“Cosa facciamo ora?” chiese con voce pacata.
“Nulla. L’esercito sta organizzando una cerimonia commemorativa Vorrebbero che tu pronunciassi un discorso. Te la senti?
“No”, rispose Karmit, “Tu sei migliore a parlare”.
Karmit non riusciva ad affrontare la vita. Passava le sue giornate sdraiata sul letto e rimaneva sveglia ascoltando Tal, osservando Tal, conversando con Tal. La sentiva, la toccava, udiva la sua voce. Karmit sapeva che Tal sarebbe sempre ritornata anche in futuro per tutta la vita. Lo psicologo dell’esercito le aveva consigliato di distrarsi e l’aveva introdotta nei segreti di internet, così Karmit entrava in una stanza italiana di Yahoo per farsi uccidere ogni sera dal loro odio per lei per il suo paese per gli ebrei. Con loro che la odiavano riusciva a parlare, ma non riusciva parlare con le persone che amava. Voleva farlo ma le parole si rifiutavano di uscire dalla sua gola.
Non provava ira e neppure dolore, solo un senso di vuoto e di confusione..
Ogni tanto suo padre la guardava attraverso la porta con occhi indagatori.
“Stai dimagrendo, Karmit” diceva, “Devi mangiare”.
“No, papà, sto bene” .
“Nessuno può star bene quando perde un amico”, diceva tristemente.

La notte è appesa al cielo
Un po’ stupita.
L’orizzonte incenerito
Assume forme strane
Un delirio di nardi
Inceneriti
Di viole
Decapitate
Invade le strade
Solo ora arriva
L’eco di quel giorno
Non lontano
Del passato
Un passato inabitabile.
Io la guardo
Io la sento
Io la tocco
Io la vedo
E canto l’ansia e la paura.
Oh ragazza delicata
Amica mia
Muta e lasciva
Il tuo nome è il mio segreto

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