Monday, September 01, 2008

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La prima domenica del mese di gennaio Tal e Karmit giravano per la città. Karmit amava le sue sinagoghe, i giardini, le case in stile Bauhaus, gli alberi, il timido fiume Yarkon. Sembrava abbracciare il tutto con gli occhi. Lo si notava dall'espressione del viso quando si guardava intorno inebriata dal cielo azzurro e dal profilo sinuoso delle fontane. Nei cortili delle sinagoghe inondate di sole si chinava per accarezzare la terra, osservava con occhi dl luce i garofani e i gigli nei negozi di fiori.
“Buoni sono gli astri che d-o ha creato colmi di splendore” salmodiò Karmit. Tal l’ascoltava tremante. Fino al calar della sera discussero di politica e di preghiere. Poi si sedettero in silenzio a guardare la notte che inghiottiva le strade e le case.
Karmit disse: “Prega d-o di mandare il suo angelo a salvarci”.
La sua preghiera era sbagliata, inadatta. Invece dell’angelo arrivò un demone dalle ardenti mani sudate.

4 comments:

Enzo said...

Quanta curiosita' m'ispira questo tuo breve racconto! Chissa' quante volte avro' sbagliato quella preghiera, io! Ora che ci penso... forse pure la notte scorsa!

sigal said...

che tipo di curiosita' ti ispira?

sigal said...

sul cappello leggo: haraam migolan, vale a dire il tuono del golan. Cosa vuol significare? Sei israeliano per caso?

Enzo said...

Alle donne non sfugge quasi mai niente! Che vista che hai! Rispondo in ritardo, scusami; sto preparando la valigia, visto che parto domani all'alba. La curiosita' che mi ispira e' molto semplice: come mai Karmit ha sbagliato la preghiera?
p.s. non sono Israeliano, anche se conosco Israele, ci vengo appena posso, ho tantissimi amici da Nord a Sud. Le'hitraot