Saturday, June 04, 2005

Fra i rami del mio gelso

Fra i rami del mio gelso
Si è insinuata la morte.
Orribilmente tranquilla
Muta e senza gesti
La morte è fredda
E nemica del mistero
E taglia il collo
Alle gabbiane
E ai corvi
E quando parla
Ha un ritmo furioso
E geometrico
Dice parole
Brillanti e spente
Violente e persuasive
Intime e private.
Io l’ho guardata negli occhi.
Invece di risponderle.
Mi sono allontanata
E mentre cosi facevo
Ho sentito pronunciare
Il mio nome
Mi son guardata attorno
E non ho visto nessuno.
Eppure il mio nome,
Io l’avevo sentito
Erano i rami del mio gelso
Che movendosi al vento
Producevano quel suono?
Sembrava come un lamento:
Si-gal si-gal
Si-gal si-gal
Era il mio nome
E quello che avrebbe
Rallegrato molti
A me produsse
Una tristezza profonda
E’ come se la morte
Mi avesse chiamato
Per nome

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