Monday, June 13, 2005

Non portarmi le stelle

Mi hai promesso l’amore
Ed io ho sentito nel cuore
Un tremore di luna,
un fremere di stelle
E ho troncato le ali
al dolore della mia tristezza.
Ho immaginato calici
Pieni di baci
e scene
Di abbracci d’amore.
Mi hai promesso parole
E nella mia pianura
Sono fioriti i cedri,
Si sono aperte le rose.
In cambio a tutto questo
Tu mi hai donato
Il tuo sepolcrale silenzio.
Non sono una gabbiana perversa,
Non sono una mendicante
Che implora alla tua porta
I tuoi inutili baci.
Sono una gabbiana pacifica
Che recita ogni mattina
il suo canto
Sulle onde del mare,
Che ammira ogni giorno
La quiete
Magnificente di d-o,
Dimenticando le pene
E internandomi con riverenza
In boschi di cedri e limoni.
Pensavo che d-o avesse
Pietà di una viola recisa
Ma ora altro non resta
Che allontanarmi e tacere.
Non voglio giudicarti:
Hai voluto vedere le stelle
Salendo su un albero alto
E me le volevi portare
Lucenti sopra la testa
Ora io riposo sul mare,
Sull’erba bassa del prato,
Sul ramo del mio gelso
E la mia legge è il silenzio.
Non voglio volare con te
Non portarmi le stelle
Se poi stordita mi lasci
Se poi, confusa e tremante,
Mi lanci nel vuoto dell’aria.

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