Quando ti han sotterrato
Nel fondo del mio cuore
Ho sentito allegria
Non ero io, non ero io
Ad essere avvolta
In quel bianco sudario.
L’indomani mi sono svegliata
E ritrovando il mio cuore,
Il mio viso e le mie braccia
Ho pianto sospirando di gioia
Mentre dalle mie ferite
Uscivano fili sottili
Di dolore lancinante.
Eppure volevo cantare
E cantavo,
Gabbiana,
Cantavo
Invocando l’amore.
E’ questo che vorrei spiegarti.
Rispetta la mia allegria,
Gabbiana,
Se vuoi ti regalo i miei occhi
Perchè tu possa vedere
La tenera rugiada
Che fugge ogni giorno dal sole
Perchè tu possa sentire
La carezza dell’aria
Che piange sui fiori recisi
E i venti abbracciati
Che dormono
Sulla nostra collina.
A te lascio i gemiti,
Gabbiana,
Dei fiori tagliati
Dall’odio
Dal furore
E dalla rabbia
Io sono viva
E la mia vita è vita
Io non voglio più piangere
Rispetta la mia allegria,
Ho già pianto abbastanza
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment