Thursday, June 16, 2005

Le stelle sono astratte

Le stelle sono astratte
Le gabbiane sono ideali
Tu invece sei concreto
Ed ogni notte accarezzi
Le mie bianche mani
Sulla spalliera del letto.
Il cavaliere azzurro è un sogno
Nella realtà non esiste.
Tu invece tremi e piangi
Come fanno gli uomini veri.
Il mio Giordano mi scorre accanto
Ed io lo posso toccare
Ed immergervi le mie dita.
Il mio gelso ogni mattina
Respira dalla mia bocca.
Il cavaliere azzurro invece è muto
Ed il suo manto è di ghiaccio
Tu, mio cavaliere stanco,
Respiri sempre al mio fianco
E, bruno ed ardente,
Arrivi sulla mia carne
Portandomi piccoli semi
Di sguardi prigionieri.
Tu non mi dici mai
Che le cose che se ne vanno
Non ritornano più
E ritorni ogni giorno
Un po’ sudato e stanco.
Per questo io ti amo
Per questo non voglio fuggire
Dl mio piccolo mondo
E voglio sempre restare
Incatenata al tuo collo.
Pensieri disperati
Si agitano
A volte nel mio cervello
E suoni di enormi flauti
Rendono sonora l’aria.
Ma voglio dimenticare
Le stelle astratte del cielo,
Le gabbiane ideali,
L’oceano cosi lontano.
Sei tu, cavaliere grigio,
Che trovo nella mia stanza.
Sei tu cavaliere stanco,
Che mi sorride buono.
Sei tu che in ospedale
Avvolgi le mie ferite
Con baci e cloroformio.

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