Sunday, May 01, 2005

la leggenda della gattina (continuing)

La gattina pacifica
Rossa di pelo
Che già conoscete
Contempla muta il cielo
E nel vedere
Il paesaggio sereno
Dimentica le sue pene
Ed inizia a cantare.
Due rispettabili iene
Che da quelle parti
Giravano
La sentono per caso.
“Questa canzone è troppo
Ardita” mormorano
Inorridite
“Anzi diremmo che
È scandalosa.
Noi non cantiamo mai”.
La gattina
Un po’ spaventata
Vuole gridare
Ma non riesce.
“Che strano essere sei?”
Dicono rabbiose
“Hai baffi e pelo rosso
Imbevuto di miele.
Sicuramente sei una straniera”.
“No” dice la gattina“
Io vengo da casa mia
E voglio tornarci presto
Col vostro permesso,
Mie nobili signore.
Ho tanta nostalgia
Della mia mamma”
“Ma tu” chiede la iena più anziana
Perchè canti?
Credi nella vita eterna?”
“Si, ci credo.
So che mi attende l’eden
In una terra fiorita,
Piena di fresche sorgenti”
“Sei un eretica,
La verità la conosciamo noi
E l’eden non esiste
”Dissero le iene
Guardandola come sfingi.
“Devi morire”.
“Perchè la trattate male”
Chiede timidamente
Una tartarughina
Ma cosa ha fatto, ditemi
Per meritare la morte?”
“La gattina afferma
Di credere nell’eden
E nei momenti liberi
Osa cantare
Guardando le stelle.
Le stelle non esistono
E non esiste l’eden
Noi lo sappiamo
E non l’abbiamo mai visto
E’ un eretica e deve morire”
E su di lei si gettano
Inferocite.
La gattina sospira
Con la mente annebbiata
Poi guarda verso il cielo
E canta.

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