Thursday, April 28, 2005

I corvi non hanno padroni

La morte sale e scende
Lungo i rami di gelso
Due corvi un po’ sinistri
Pietrificati fissano
I vetri della mia finestra
Con occhi di cedri antichi.
Sembrano sognare
Nella luce fissa,
Uno pieno di sole,
L’altro inzuppato di luna.
Sembrano sospirare
In cerca di pezzi di cielo,
Indossano un abito nero
E cantano con voci
Di fragili cristalli rotti.
Negli alti corridoi del cielo
Le loro voci si perdono
Mentre disegnano grafici,
Ellissi ed ampi cerchi
Nell’aria di primavera.
Inseguono frecce nell’aria,
Riposano sopra i rami
E vogliono odorare
i rossi fiori di gelso.
I corvi non hanno padroni,
Vanno sempre in cerca
Di eterni pali elettrici
E quando moriranno
Li voglio seppellire
Sotto l’albero
Del mio gelso.

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