Monday, April 25, 2005

La leggenda della gattina e del leone (continuing)

Non avendo poi trovato
Alcun riparo
Sulla schiena del leone
La gattina molto stanca
Decise di nascondersi
Dietro un albero di pino.
Il profumo era meraviglioso,
E’ vero,
Ma la notte
Esposta al vento
La gattina si ammalò
La mattina dopo dunque
Se ne andò via disperata.
“Oggi hai un aria molto stanca”
miagolò un po' falsamente
la sua amica impietosita.
“Sono mesi
Che sto cercando
Un posto per dormire
Ma neppure il rosso leone
Che di solito è generoso
mi ha voluta”.
“Vieni con me,
Nel nostra terra naturale.
Lì c’è posto per tutti “.
La gattina che dopo quel passo falso
col leone infastidito
Era diventata diffidente, chiese:
“E che sarebbe questo posto?”
“Come che cosa sarebbe?”
Le chiese meravigliata
E piuttosto infastidita
“E’ la terra che d-o ci ha dato.
Una specie di albergo
Ma con tutte le comodità”.
“Cosa si fa in questo albergo?”.
L’altra rispose:
“La notte si dorme poco
E il mattino si va alla guerra”.
“La vostra regola di combattere
per tutta la vita per una terra
Proprio non fa per me.
Meglio dormire sotto il pino.
E cosi dicendo corse via.
Se vi capita di incontrare
Una gattina solitaria
Intenta a cantare
Sgangherate canzoni
Non ditelo al leone
E neppure alla sua amica.

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