Saturday, April 09, 2005

in alto oltre gli abeti

Cento innamorati
Seguono una ragazza
Ma lei vuole solo cantare
E comporre poesie d’argento.
L’acqua del Giordano scorre
E sotto gli aranci in fiore
Tremano le sue cosce di marmo.
Il suo canto è terribile
Vivo come il mercurio
Sembra il dolore stesso
Che canta evocando l’amore.
Le tornano alla memoria
I suoi sogni lontani:
Voleva solo arrivare
Dove arrivano le creature buone.
Ora la minaccia il vento
E dal ventre dei monti
Cinghie di cenere grigia
La tengono avvinghiata
Al suo dolore inesplicabile
Gli alberi impallidiscono
Nel vederla così innamorata
Nella penombra liscia.
La ragazza ha paura
E interroga i monti
Interroga l’aria
E il suo grido si leva
In lunghe spirali
Di desiderio svanito
Di svanite illusioni
Di baci svaniti nel nulla.
Ha creduto al suo amore
Lasciandosi fuggire dal petto
Stormi di rondini vive.
Ma lui se n’è andato
Se n’è andato nell’aria
Senza agitare nel buio
Il cenno di un saluto.
Ora lei canta
Canta come l’acqua
Canta come il vento
E incatenata da un fremito
Piega la fronte.
In alto oltre gli abeti
Tre angeli l’aspettano
Per offrirle un bicchiere
Di tiepido latte e miele.

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