Thursday, March 17, 2005

Ragazze che spargono lussuria vergine

L’altra sera al tramonto
Sono andata ad esplorare
Le carezze del cielo
Solitario.
Il mio cuore di seta
Si è riempito di luci
Di gigli e di miele.
I pini e gli abeti,
Chini sull’acqua,
Cantavano canti lontani
Seminando il seme terribile
E osceno
Del mio amore innocente.
L’altra sera al tramonto
Le ho viste volare
E ora scrivo la loro elegia.
Che misteriosi pensieri
Commuovono le cicogne!
Che ritmo di tristezza
Sognante agita le loro ali!
Le cicogne non sentono
Il terrore dell’ombra
Le ho sentite parlare
Il loro era un fluire
Pieno di musica.
D-o strappami dalla terra
D-o dammi orecchie capaci
Di ascoltare il loro canto.
Guardando il cielo pensavo:
Loro vanno
Ed io non ho cammino
Il mio dolore
Trascendentale,
Esistenziale
(Weltschmertz diceva mia madre)
Non è’ lo stesso loro dolore.
Loro cantano altissime
Melodie azzurre
Ed io ho saputo solo
Svelare loro
I miei segreti di malinconia,
Nella dolcezza tenue del tramonto.
Dolce era il loro linguaggio
Al mio cuore ferito
Dai loro sguardi.
Ho visto la speranza
Aprire gli occhi
Ed ho imparato da loro
Ad affrontare la morte,
Senza terrore, senza paura
Imparando a bere, felice,
La loro pioggia di silenzio
La loro profonda leggenda.

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