Tuesday, March 08, 2005

trema il negozio di fronte

Un fremito di violino teso
Un grido nell’aria
L’ombra di un cipresso
Si spezza.
Trema il negozio di fronte
Trema la luce del lampione.
E’ sera e l’aria e’ aspra
Non feci in tempo a gridare
Sulle corde del vento
Fra il rosso di fuoco
E il fumo nero
Mentre finestrelle di cristallo
Vedendoti così bella
Nel tuo vestito a fiori
Si sono aperte
Come un immenso giglio
Tu, un po’ stupita
Inizi a danzare con le stelle
Battendo il ritmo con la testa
E con le tue mani bianche
Mentre cavalieri dormenti
Ti portano nel labirinto
Incoronati dei fiori
Di perdizione dell’uomo.
Povera ragazza ebrea
Il tuo funerale
Si svolse senza di me
Un funerale fatto
Di gente triste
Che ti seguiva piangendo
Per i sentieri,
Per metterti a dormire
Sotto la terra secca.
Il mio cuore impazzito ora
Compone note di argento puro
Per ricordarti, dolce ragazza ebrea.
Per ricordare al mondo cattivo
Che tu venisti in questo mondo
Con le gambe e te ne andasti senza.
Vorrei vederti
Sotto il mandorlo in fiore
Ascoltare con te
I meravigliosi zampilli
Dell’acqua chiara
Ora la mia melodia
Dorme con tanti echi
Che trovano quiete solo
Dietro il tuo sorriso.

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